Assistenti sociali perché intervengono
Gli assistenti sociali come intervengono? È la domanda più frequente fra i genitori che hanno subito tale dolore. Con questo articolo non ho la pretesa di sostituire i vari trattati scritti in merito, spero solo di riuscire ad aiutare quei genitori, quei nonni, quegli zii che brancolano nel buio a causa di una di queste procedure.
Il mio consiglio principale è quello di affidarvi ad un avvocato di cui vi fidate.
Trovi un nostro articolo che parla di come difendersi dai servizi sociali in caso di errati allontanamenti e parliamo anche dei motivi leciti per cui un bambino viene sottratto alla famiglia.
L’ allontanamento di un minore dalla sua famiglia è un evento drammatico che ha il solo scopo di migliorare le sorti del minore, favorendo il suo benessere e di aiutare la famiglia a ristabilire il giusto equilibrio per reintegrare il minore nella stessa. Purtroppo, nella realtà, le sfumature sono tantissime.
L’allontanamento è deciso dal giudice in base all’esito di una perizia redatta dagli assistenti sociali che seguono il caso e può essere disposto qualora il genitore o chi si occupa del minore non gli garantisca una vita regolare e idonea alla sua età. È il caso di bambini costretti a lavorare, malnutriti, abusati, insomma casi in cui l’ allontanamento dai genitori è il male minore.
Ricordate che l’ indigenza economica, la povertà non è un motivo di sottrazione di un figlio ai genitori. Motivi di allontanamento di un minore dalla famiglia sono:
- trascuratezza fisica o malnutrizione
- maltrattamenti o violenza fisica o morale
- situazione di pericolo dovuta a genitori drogati, alcolisti o che si prostituiscono
- incapacità del genitore di sostenere i bisogni del figlio
Assistenti sociali come intervengono
La macchina burocratica che porta all’ allontanamento di un minore dalla famiglia è complessa e dovrebbe sempre e solo essere mossa in virtù del benessere del minore stesso. Ecco i vari passaggi:
- L’ iter parte da una segnalazione ai servici sociali, alle Forze dell’ Ordine o al Tribunale dei Minori, che può essere fatta da parte di tutti i cittadini, o dagli interessati o ancora da quei professionisti che sono a contatto col minore (maestre, educatori, allenatori)
- Gli assistenti sociali del territorio di riferimento si occupano di effettuare un’ indagine circa la veridicità della denuncia, fanno una prima raccolta di informazioni, convocando la famiglia e tenendo sempre come punto focale il benessere del bambino
- Se il rischio per il minore non è grave vengono avviati dei percorsi di sostegno dei genitori per consentire che l’ unione familiare si consolidi e che il minore non abbia a subire il trauma dell’ allontanamento
- Se la situazione è grave i servizi sociali sono obbligati alla segnalazione all’ Autorità Giudiziaria che, in casi estremi, predispone il collocamento urgente in ambiente protetto
Cosa succede dopo che un minore è stato sottratto alla famiglia
Nel momento in cui il minore viene allontanato dalla sua famiglia, gli assistenti sociali devono controllare costantemente la situazione, dare comunicazione al Tribunale periodicamente e devono offrire consulenza e sostegno alla famiglia affidataria, la quale dovrà mantenere, educare ed istruire il minore in attesa che la famiglia di origine superi la situazione di difficoltà. Gli assistenti sociali devono garantire i contatti tra il minore e la sua famiglia di origine.
A chi vengono affidati i minori
Laddove dalle indagini risultasse che i genitori non siano in grado di provvedere ai bisogni psico-fisici dei figli, il Giudice, a tutela dell’interesse del minore, dispone che il bambino venga affidato:
- ad un’altra famiglia (dando preferenza ai parenti del minore)
- ad una persona singola
- ad una comunità di tipo familiare
- ad un istituto di assistenza pubblica o privata
- ad un curatore speciale del minore (è una figura necessaria quando i genitori sono momentaneamente inadeguati a tutelare il figlio in un processo in cui vengono discussi i suoi diritti)
Quando un genitore può stringere di nuovo suo figlio
L’ allontanamento di un minore dalla famiglia è un provvedimento temporaneo e provvisorio ( non può, di regola, superare i 24 mesi) e deve avere come unico obiettivo il reinserimento del bambino e dei suoi genitori nella normale vita quotidiana INSIEME, una volta superata la situazione di difficoltà.
Il nostro augurio è che presto possiate ricongiungervi ai vostri figli.
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