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Coronavirus ”É quasi impossibile morire”

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Coronavirus e mortalità

Di Coronavirus non si muore più?

Questo è un anno che non dimenticheremo mai, soprattutto i mesi passati in quarantena in cui siamo stati spettatori inermi della perdita di tante vite umane, la maggior parte anziani.

Ancora oggi aleggia il timore di affrontare una situazione simile nei mesi autunnali e ci assale l’ angoscia di quei ricordi in cui le persone venivano a mancare nella più totale solitudine, lontani dalle famiglie e la disperazxione di non conoscere il nemico contro cui stavamo combattendo.

Di coronavirus non si muore quasi più

Morire di coronavirus è una eventualità ormai remota, a dichiararlo non è un negazionista ma il Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs, Professore  Giuseppe Remuzzi, già Direttore del Dipartimento Pubblico-Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti di Bergamo e Istituto Mario Negri).

Come riporta il ‘Corriere della Sera’ , il <professore Remuzzi ha pronunciato parole molto confortanti che mirano anche ad alleviare l’ ansia da contagio che molte persone stanno provando.

Questa la dichiarazione del Professore:

“Oggi i dati ci dicono che il rischio di infettarsi è simile a quello di cadere in motorino e minore di quelli che si corrono durante una immersione subacquea. Quarantaquattro probabilità su un milione e all’ interno di questo dato, una possibilità su cento di morire e una su cento di avere danni di lungo termine. Stiamo parlando di questo. A febbraio e marzo era ben diverso. Eravamo nel pieno della fase epidemica. Sarà un autunno migliore di quello che tanti pensano

Coronavirus, come comportarsi

Le parole del Professore Remuzzi invitano quindi al buon senso, consigliando di mantenere quei comportamenti volti alla riduzione del rischio da contagio, indossare le mascherine, igienizzare le mani e distanziamento sociale. Senza lasciarsi sopraffare dall’ ansia dei contagi perché, come spiega nell’ intervista al’Corriere della Sera’ il covid-19 é cambiato probabilmente ha avuto una riduzione della carica virale. Infatti attualmente non ci sono casi gravi dal momento che adesso il virus si ferma nelle alte vie respiratorie senza raggiungere più gli alveoli polmonari.

per questi motivi riguarda alla scuola, il Professore ritiene che, come sia stato giusto chiuderle nei mesi critici della presenza del coronavirus sia adesso opportuno aprirle.

Qui trovi l’ intervista completa.

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